Come da tradizione, anche quest'anno arriva puntuale la lista dei 50 migliori bar al mondo...
Lucy Britner (editrice di World's 50 Best Bar) in collaborazione con oltre 100 professionisti del settore
tra cui il guru della mixologia Dale DeGroff hanno stilato la lista dei migliori bar del pianeta,
che come ogni anno fissa i nuovi riferimenti e detta le nouve tendenze.
in prima posizione si classifica lo il P.D.T. (please don't tell) di New York,lo speakeasy bar di cui ho già trattato
nel post http://bar-bone.blogspot.com/2010/12/il-bar-segreto.html seguito dai londinesi The Connaught e Artesian,rispettivamente in seconda e terza posizione,mentre il vincitore dello scorso anno,
il Milk & Honey chiude in 5 posizione.
Nessun locale italiano entra entra nella TOP 50 mentre la capitale britannica si pone ai vertici dell'eccellenza con ben 11 locali
in lista di cui 5 nella TOP 10.
ecco la lista completa
1. PDT, New York
2 Connaught, London
3 Artesian, London
4 Death & Co, New York
5 Milk & Honey, London
6 American Bar at the Savoy, London
7 69 Colebrooke Row, London
8 Drink, Boston US
9 Harry’s New York Bar, Paris
10 Black Pearl, Melbourne, Australia
11 Pegu Club, NY
12 Dry Martini Bar, Barcelona
13 Eau De Vie, Sydney
14 Bramble, Edinburgh
15 Employees Only, New York
16 La Capilla Bar, Mexico
17 Merchant Hotel, Belfast
18 Nightjar, London
19 Smuggler’s Cove, San Francisco
20 Buddha Bar, Paris
21 Skyview Bar, Dubai
22 The Varnish, Los Angeles
23 Tippling Club, Singapore
24 Milk & Honey, New York
25 878 Bar, Buenos Aires
26 Der Raum, Melbourne
27 Callooh Callay, London
28 Clover Club, New York
29 Door74, Amsterdam
30 Tommy’s, San Francisco
31 Floridita, Havana
32 City Space, Moscow
33 Matterhorn, Wellington, NZ
34 High Five Bar, Tokyo
35 Le Lion, Hamburg
36 LAB, London
37 Boadas, Barcelona
38 Dutch Kills, New York
39 Worship St Whistling Shop, London
40 BarAgricole, San Francisco
41 Papa Doble, Montpellier
42 Quo Vadis, London
43 Lounge Bohemia, London
44 Mayahuel, New York
45 Mutis, Barcelona
46 Ruby, Copenhagen
47 Rules, London
48 Hemingway Bar, Paris
49 Zuma, Dubai
50 Star Bar, Tokyo
L'arte sublime del barman è quella di essere padrone di casa,attento a che tutti abbiano quel che si aspettano,niente di più,ma nemmeno niente di meno
martedì 17 gennaio 2012
Dario Comini, l'arte del cocktail tra erbe e alta cucina.
Dario Comini è figlio d'arte e bartender da tre generazioni, Il nonno ha cominciato la carriera a New York ai primi del secolo; mixologist e consulente delle maggiori case liquoristiche, è pluripremiato e socio Aibes da oltre 30 anni, vanta esperienze di lavoro internazionali ed è patron del Nottingham Forest di Milano e del Gazebo di Nottingham a Parma. I suoi cocktail sono presenti nei migliori bar della Cina alle Americhe. Il Financial Times annovera il Nottingham Forest tra i 5 migliori molecular bar del mondo e, dal 2007 il Nottingham Forest è nei 100 best bar in the world. Nel libro Mix & Drink, come preparare cocktail con le tecniche del Barchef, (Kowalski editore) invita i lettori e il pubblico del Nottingham a visitare il suo laboratorio, a impugnare uno shaker, guardare sferificare una molecola, addensare un jelly, disidratare l'assenzio e sorbire un Unami, perché Comini è anche profondo conoscitore delle leggi chimiche e fisiche e i suoi cocktail sono diventati veri e propri cult. La tendenza del momento è il cocktail organico, senza sostanze chimiche e che sfrutta le proprietà di erbe e germogli naturali, come i boccioli di Sechuan, ad azione più forte e immediata, che dà un senso di freschezza sulla lingua, oppure Oister Leaves, con foglie di ostrica, un cocktail stimolante servito nell'ostrica con pepe fresco macinato. "Barchef sta diventando parte integrante di ogni mixology - dice Comini - che integra le tecniche del bar con quelle della cucina, con infusioni, centrifugazioni, cottura a bassa temperatura, riduzioni di liquore e applicazione ai cocktail. Tutti i mixologist usano erbe, aromi, infusioni, riduzioni di cocktail da sperimentare con pentole da cucina anche a casa". Un cocktail cool nasce annusando i trend nell'aria e applicandoli ai gusti del pubblico: "Le ispirazioni sono i grandi chef, tutti i piu’ grandi stellati con i quali c'è sempre stato uno scambio - spiega il bartender -. Loro prendono ispirazione dal bar e noi dai fornelli d'elite.Attualmente il trend è quello dei cocktail green, verdi, ecologici, organici. Il Martini cocktail è il cocktail più facile e il più difficile e nel mio libro propongo 101 ricette di quelli che preferisco. Gli ingredienti sono pochi, ma sono le variazioni delle percentuali a rendere totalmente diverso il gusto".
FONTE liberoquotidiano.it
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